20 cose belle per un 2020 ottimista

Ecco il post con cui apro ogni anno la programmazione del blog: mi serve a tenere con me il bello del 2019 e a progetto il bello del 2020. 

L'idea della raccolta di dieci cose belle dell'anno vecchio e di dieci cose belle dell'anno nuovo nasce da Francesca Baldassarri qualche anno fa. Io l'ho subito accolta con entusiasmo e così questa è la quarta volta in cui do il benvenuto all'anno nuovo collezionando bei ricordi passati e bei ricordi futuri (per dirla un po' come Camilla di Zelda was a writer).

Prima di passare alle 20 cose belle per il 2020 mi piace fare un recap degli anni scorsi:
- 2017;
- 2018;
- 2019.

Ora sono pronta per guardare avanti. 
1) L'inizio della nostra vita insieme. Tra alti e bassi addormentarsi e risvegliarsi sempre uno accanto all'altra è stato meraviglioso. Le nostre colazioni a base di ginseng e gocciole (io) e latte e caffè con fette biscottate (lui), quando ancora la casa è avvolta dal silenzio, sono momenti belli nella loro perfetta semplicità.
2) L'arrivo di Alice. La sua crescita. I suoi occhioni. Quel suo amore smisurato e incondizionato che voglio meritare.
3) La stagione dei tartufi, andata oltre ogni rosea aspettativa. Era la prima di Maya e avevo una bambina di quattro mesi bella rotonda sempre nel marsupio: faticoso, ma ce l'abbiamo fatta (anche grazie all'indispensabile presenza del nonno).
4) Le nostre prime volte in tre, tutte indistintamente. Mi limito a citare il primo mare, la prima gita, il primo sorriso, la prima notte che ha dormito dodici ore, la prima volta che ha detto enguuuu e quella in cui ha detto mamma, la prima volta che ha riso forte, il primo Natale, la prima volta che ha scoperto che il miglior cartone in tv è il tg1. Ok, mi fermo. Forse dovrei scrivere un post a parte a riguardo, che dite?
5) Questo blog, che ho ripreso in mano con costanza e passione da settembre. Mi rende orgogliosa l'idea di essere riuscita a portare avanti una programmazione serrata per tre mesi e mi rende orgogliosa il fatto che abbia avuto il coraggio di riprendere anche vecchi post e di collocarli qui, tutti insieme.
6) La G., che è diventata cugina con un amore che non credevo possibile. I bambini mi sorprendono sempre e forse è anche vero che se dai amore amore è quello che tornerà da te. Amo la mia nipotina sopra ogni cosa, ma è niente tutto quello che le ho dato in sette anni rispetto a quello che lei ha dato a me e alla sua cuginetta da quando ha saputo che sarebbe arrivata.
7) La nascita, oltre che di Alice, di N. . Eravamo due amiche e in questo 2019 siamo diventate due mamme. Presto, nelle nostre cene, dovremo apparecchiare per sei. Com'è strano diventare grandi.
8) Tutti i lavori per il battesimo di Alice. Non sono credente, ma voglio che lei sia libera di credere quello che vorrà. Ho vissuto il suo battesimo come una festa di benvenuto, un modo per festeggiare insieme a parenti e amici il suo arrivo. Ho lavorato molto, ma alla fine sono riuscita a fare tutto: le bomboniere a uncinetto, i fiori di carta, i centro tavola, i dolci per il buffet, la torta. Stancante, ma meraviglioso.
9) Il momento in cui ho avuto paura di morire, subito dopo la nascita di Alice. Pensavo fosse tutto finito e invece perdevo troppo sangue. Lei non era più sopra al mio seno e io la guardavo nella culletta in fondo alla sala mentre un dottore cercava di risolvere il problema. Ero anestetizzata dall'emozione e dal dolore, da tutte le cose che in un secondo mi avevano infilato nelle vene. Non capivo più che cosa stava succedendo. Oggi so che sono stata fortunata, che posso dire di aver rischiato quel 22 febbraio, ma anche di essere rinata. Se posso dirvi la mia opinione, non partorite in casa per chissà quali motivazioni. Sappiate che le complicazioni sono dietro l'angolo e che, se io avessi scelto di far nascere Alice a casa, per qualsivoglia ragione, oggi non sarei qui a scrivere e mia figlia non avrebbe mai avuto una mamma. Pensateci.
10) Il nostro lettone, bianco e morbidoso. Lo scoprire che, tra tutto lo scombussolamento che provoca l'arrivo di un figlio, si può essere ancora una coppia, meglio e più di prima, sicuramente in modo nuovo, meno adrenalinico, ma fatto più di sentimento sedimentato.


1) Visitare cinque posti nuovi. Non penso a capitali estere, ma anche a paesi qui vicino. L'Italia è il paese delle meraviglie, Alberto Angela docet.
2) Imparare a cucire i quiet book. Farlo prima per Alice e poi per chi vorrà. 
3) Vendere 10 quiet book
4) Raggiungere 1000 follower su Instagram, cosa che presuppone costanza e focus da parte mia.
5) Scrivere tanto qui sul blog. Andare avanti con una programmazione serrata, così come ho fatto in questa fine di 2019. 
6) Leggere 20 libri (non contando quelli di Alice).
7) Piantare dieci piante da tartufo e avere la pazienza di aspettare che facciano i frutti.
8) Risparmiare e comprarmi un nuovo computer oppure una reflex.
9) Imparare a fare le cose da sola con Alice, a mettere in moto e a partire, senza paure, senza chissà quali dubbi.
10) I miei trent'anni voglio che mi trovino matura e con un progetto. PROGETTO è la mia parola guida del nuovo anno e giorno dopo giorno ve la snocciolerò punto per punto.

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