20 cose belle per un 2018 ottimista

Buon annoooooo!!!
Dopo qualche colpo di tosse dovuto alla troppa polvere che ho fatto accumulare sul blog nel mese di dicembre mi riapproprio di questi spazi, della mia tastiera e, avvolta dalla mia copertina di pile natalizia, mi accingo a dare il benvenuto a questo 2018 che sento essere un annetto bello denso di scelte di vita. 
L'ultima volta che un anno terminava col numero 8 mi aveva fatto diventare addirittura maggiorenne, ebbene sì, da allora sono passati dieci anni: pensarci mi fa parecchia impressione.
Ma no, non avevo intenzione di scrivere un primo post melodrammatico e depresso, tutt'altro. 
Come l'anno scorso avevo voglia di dare il via al nuovo anno con ottimismo grazie alla lista delle 20 cose belle ideata da Francesca Baldassarri. Se non sapete di che cosa sto parlando vi invito a leggere qui il suo post, in sintesi si tratta di elencare dieci cose belle successe nell'anno appena finito e dieci cose belle che ricorderemo tra un anno di questi prossimi 365 giorni, i nostri sogni per il 2018 insomma, quasi fossero una lista di ricordi futuri, non al condizionale, ma all'indicativo, il modo della realtà.
1) La Cartolelya, inaugurata a settembre, con già due vendite insperate all'attivo. Ne ho parlato qui per la prima volta.
2) La vacanza in Valle d'Aosta: sarà sempre nel mio cuore. 
3) Lucky che, contro ogni previsione, ha dimostrato di saper cercare bene il tartufo. Spero che dal cielo qualcuno sbirci in giù e apprezzi i miei maldestri tentativi di imitazione.
4) La mia trasformazione in Geco dei Superpigiamini e tutti i giochi bellissimi che ogni giorno inventiamo con la mia nipotina. Vedere il mondo col filtro dei 5 anni è meraviglioso! Del perché poi il geco l'ho scelto come mio logo ho scritto in questo post qui.
5) Il mio nuovo lavoro: cucire a mano le scarpe di un famoso e costosissimo marchio mi piace, perché posso farlo a casa, in totale autonomia, e perché è tutta una questione di made in Italy e artigianalità.
6) L'aver chiuso definitivamente col mio lavoro precedente di barista (o pseudo tale). Aver smesso di farmi prendere in giro dalla capa su retribuzione e contratti vari ed eventuali mi ha alquanto inorgoglita.
7) La quasi conclusione dell'anno: due giorni a sorpresa sulla neve dell'Amiata, Archimede è proprio un ometto super.
8) L'arrivo di Olly, ormai quasi un anno fa.
9) La crescita di questo blog (L'Ely curiosa, in via di migrazione su questo nuovo blog). Ho scritto sempre (tranne che ad agosto e dicembre) due post a settimana, dimostrando una costanza su cui io per prima non avrei scommesso. Così dalle 1000 visite di gennaio sono passata alle 9000 di novembre. 
10) L'essere tornata, come ogni anno, ad ammirare la fiorita del "mio" Castelluccio. A quel paesino sul Vettore ho dedicato alcuni pensieri a luglio, in questo post.

1) La crescita della Cartolelya, intesa come più creazioni coerenti, più marketing sui social, più vendite. 
2) L'apertura di un sito con dominio proprio, tutto per il mio essere cartolaia (e non solo).
3) Una vacanza in Trentino!
4) Riprendere a scrivere: non solo il blog, non solo questo pseudo diario, ma storie, come facevo una volta.
5) Leggere, tanto. Magari smucchiando i libri nuovi che ho, prima di comprarne altri mille.
6) Visitare Firenze o Bologna con Archimede.
7) Continuare a lavorare cucendo scarpe.
8) Trovare un nido (o un posto dove crearlo) per il nostro amore che, a settembre del 2018, compirà 3 anni. So che non sarà semplicissimo, perché su certe cose io e Archimede abbiamo delle visioni diverse, ma conto di riuscire ad arrivare a un punto comune in cui entrambi potremmo essere felici. Spero con tutto il cuore che entrambi avremo il coraggio di essere felici.
9) Sperimentare con il ricamo, studiandolo come si deve dalle basi.
10) Essere costante coi social, farli crescere, riuscirci almeno con Instagram, che giuro mi piace sul serio, nonostante la mia timidezza e nonostante la mia mancanza di una vera comunicazione visiva, al momento.

Per il 2018 ho anche finalmente scelto una parola guida, che terrò in mente in ogni mia azione. 
In questo anno che sarà fatto di tanta politica, di mondiali di calcio tristi che la Rai nemmeno trasmetterà, in questo anno in cui diventaranno maggiorenni i nati del nuovo  millennio, ecco, io ho deciso di credere che tutto, ma proprio tutto quello di cui siamo responsabili, sia POSSIBILE
POSSIBILE è la mia parola dell'anno, non l'ho trovata in maniera analitica o seguendo chissà quali percorsi introspettivi, ho solo chiuso gli occhi e ascoltato, un minuto, il mio cuore. 
E allora sì, è POSSIBILE che le dieci cose belle del 2018 che ho scritto oggi saranno le stesse che apriranno la stessa tipologia di post, tra un anno esatto.  

Comunque vada panta rei...
...e buon anno a tutti!

2 comments

  1. Risposte
    1. A vederlo superficialmente il 2017 non è stato un anno memorabile, in fin dei conti è passato liscio, quasi senza lasciare traccia. Poi mi metto lì a pensare e mi rendo conto che dietro la "normalità apparente" questo anno mi ha dato più cose belle di quelle percepite! Buon 2018 Federica!

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