La ri-fiorita di Castelluccio

Quando viaggio mi dico sempre che sarebbe bello non avere radici, non sentirsi di nessun posto e quindi di tutti, che sarebbe un esperimento pazzesco cambiare vita ogni anno, conoscere ogni posto, ogni abitudine, ogni tradizione.
Eppure un paese ci vuole, anche solo per il gusto di andarsene via, come diceva Pavese.
E il mio paese è qui, al centro dell'Italia.
E le mie radici sono qui, fieramente umbre.
Domenica sono tornata, come ogni anno in questo periodo, sul tetto dell'Umbria, al mio angolo di regione (o forse di mondo) preferito: sono tornata a Castelluccio.

L'emozione è stata immensa. Immensa la gratitudine verso quei lavoratori che hanno permesso alla piana di rifiorire, nonostante la lentezza dello Stato, nonostante le macerie, il terremoto, la paura, nonostante il caldo e la siccità.

Per me, che lì sono andata fin da quando ero bambina, era importante ritornarci, il prima possibile. Lì, ai piedi di un Vettore spaccato, tra papaveri e fiordalisi.
Lì, dove la potenza della natura si è manifestata in tutta la sua forza, distruggendo case, allevamenti, strade, sorgenti dell'acqua, montagne.
Lì, in un paese divenuto fantasma, che quest'estate non pullulerà di gente come al solito.
Lì, dove il sole cuoce nonostante l'altitudine.
Lì, con centinaia di foto scattate in pochi minuti.
Lì, tra lenticchie che saranno buonissime.
Lì, dove la rinascita è ancora un miraggio e gli ostacoli da superare davvero tanti.
Lì, dove i fiori sono tornati comunque a sbocciare.

Lì dove sono tornata anche io, col cuore fratturato, come la mia terra.
Grazie ai contadini e a tutti coloro che hanno lottato e lavorato e faticato per regalare al proprio paese, alle mie radici, una rifiorita.

Visitate l'Umbria, se potete.

2 comments

  1. Grazie a te per questo post, Ely.
    E lo sai già che un pezzo del mio cuore l'ho lasciato a Spoleto, città del mio zio scomparso pochi anni fa....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, mi ricordo, è vero.
      Spero che tornerai da queste parti, un giorno o l'altro. Chissà.

      Elimina