La seconda per lei, che forse si chiamerà Alice o forse no, affinché stia bene e mi perdoni se all'inizio non l'ho accolta a braccia aperte facendo i salti di gioia.
La terza per lui, che di diventare babbo è stato subito felicissimo.
La quarta per tutti noi, perché saremo una famiglia, forse sgangherata, ma sicuramente piena d'amore.
La quinta per la G., euforica all'idea di avere finalmente una cuginetta.
La sesta è per mia sorella, che mi ha fatto capire che stavo sbagliando.
La settima per i miei genitori, che sono stati al mio fianco ogni minuto, più di quello che immaginavo e che forse meritavo.
L'ottava candelina la soffio per le mie amiche, che stanno già aspettando la loro nipotina e piangono di gioia da quando hanno saputo la novità.
La nona per chi vorrei fosse qui a gioire con me e invece non c'è più, se non nel mio cuore.
La decima per M., che resterà ancora l'unico maschietto di casa.
L'undicesima per il mio prof di matematica del liceo, senza il quale non sarei quella che sono, anche se lui non lo sa.
La dodicesima, tanto che ci siamo, la spengo per la mia prof di lettere delle medie, che mi ha insegnato l'amore per le storie e le parole.
La tredicesima per chi mi prendeva in giro a dodici anni, perché sono diventata più forte anche grazie alle sue cattiverie.
La quattordicesima per tutte le fiabe che le leggerò.
La quindicesima per i sogni che non ho seguito, per le paure che mi hanno frenata.
La sedicesima per Jo March e le sue sorelle; per Alice nel paese delle meraviglie; per Pinocchio; per Cipì; per tutti i libri che ho amato da bambina.
La diciassettesima per le tante pagine che ho riempito, di vita e paure, di desideri e parole d'amore.
La diciottesima per i gemellini che mi lasciavano biglietti d'amore nello zaino di Sailor Moon; per gli occhi azzurri del bimbo siciliano arrivato in prima media che mi hanno fatto battere davvero il cuore per la prima volta; per la timidezza di quel ragazzino che mandava l'amico a chiedermi se volevo baciarlo; per L. che mi ha preso per mano e insegnato la bellezza della libertà sincera; per N. che mi prestava la cuffietta aspettando il pullman e mi faceva conoscere De Andrè; per R. e le sue canzoni intonate sotto il sole; per tutti gli uomini che mi sono piaciuti e ai quali sono piaciuta, che mi hanno fatto crescere ed essere la donna che sono oggi, più matura e libera.
La diciannovesima candelina per la matematica, che mi ha salvato da una profonda crisi, facendomi aggrappare alle sue certezze con tutta la mia forza; per la bellezza dell'esistenza di una soluzione logica a ogni problema; perché se la vita può non avere senso la scienza ha sempre (o quasi) una spiegazione lineare a ogni dubbio.
La ventesima la soffio per i miei dolci, per le ore trascorse in cucina, per il profumo di torta di mela e soffritto in padella; perché preparare cose buone per chi si ama è favoloso ed è un ingrediente che sa proprio d'amore.
La ventunesima per le strade che ho imboccato e lasciato andare, perché ogni inversione a U mi ha fatto conoscere un po' più di me, aspetti del mio carattere che non avrei mai immaginato di avere, potenzialità che non avrei mai indovinato se non mi fossi, ogni tanto, reinventata.
La ventiduesima per i pomeriggi passati in macchina mentre i miei lavoravano; loro sudavano per pagare il mutuo e io sbuffavo per l'assenza dei nonni con cui sarei stata più volentieri a casa, se ci fossero stati; spengo la candelina perché in quei momenti di ozio e solitudine ho imparato l'importanza dell'immaginazione e la capacità di inventare cose e storie dal niente, anche senza compagnia.
La ventitreesima per i viaggi che voglio ancora fare: la Puglia, il Trentino, magari Capo Nord, un giorno lontano.
La ventiquattresima per le mie mani, che sanno creare cose belle di cui non sono ancora propriamente consapevole.
La venticinquesima per la mia curiosità, che mi spinge ad appassionarmi sempre a cose nuove; non avrei mai aperto un blog se non avessi avuto voglia di scoprire come sarebbe stato averne uno e, soprattutto, se sarei stata capace a costruirne uno tutto mio.
La ventiseiesima per chi mi ha insegnato a non essere indifferente, nemmeno alla politica, nemmeno in questi anni in cui l'indifferenza, talvolta, sembra essere la scelta migliore; per chi mi ha fatto leggere libri impegnativi, per chi mi ha fatto capire che la diversità è un valore aggiunto e non una scusa per essere cattivi e razzisti.
La ventisettesima la spengo per la mia amaca, l'orto, quella campagna da cui volevo fuggire e in cui, invece, sono rimasta; per quella natura nella quale sarò felice di veder crescere mia figlia.
La ventottesima, l'ultima, la soffio per il futuro, perché non ho idea di quello che accadrà, ma credo che correrò il rischio di essere, finalmente, felice, consapevole che a volte basta prendere la vita così com'è.
[Ventotto anni, oggi.
Sentirli tutti.]
La sedicesima per Jo March e le sue sorelle; per Alice nel paese delle meraviglie; per Pinocchio; per Cipì; per tutti i libri che ho amato da bambina.
La diciassettesima per le tante pagine che ho riempito, di vita e paure, di desideri e parole d'amore.
La diciottesima per i gemellini che mi lasciavano biglietti d'amore nello zaino di Sailor Moon; per gli occhi azzurri del bimbo siciliano arrivato in prima media che mi hanno fatto battere davvero il cuore per la prima volta; per la timidezza di quel ragazzino che mandava l'amico a chiedermi se volevo baciarlo; per L. che mi ha preso per mano e insegnato la bellezza della libertà sincera; per N. che mi prestava la cuffietta aspettando il pullman e mi faceva conoscere De Andrè; per R. e le sue canzoni intonate sotto il sole; per tutti gli uomini che mi sono piaciuti e ai quali sono piaciuta, che mi hanno fatto crescere ed essere la donna che sono oggi, più matura e libera.
La diciannovesima candelina per la matematica, che mi ha salvato da una profonda crisi, facendomi aggrappare alle sue certezze con tutta la mia forza; per la bellezza dell'esistenza di una soluzione logica a ogni problema; perché se la vita può non avere senso la scienza ha sempre (o quasi) una spiegazione lineare a ogni dubbio.
La ventesima la soffio per i miei dolci, per le ore trascorse in cucina, per il profumo di torta di mela e soffritto in padella; perché preparare cose buone per chi si ama è favoloso ed è un ingrediente che sa proprio d'amore.
La ventunesima per le strade che ho imboccato e lasciato andare, perché ogni inversione a U mi ha fatto conoscere un po' più di me, aspetti del mio carattere che non avrei mai immaginato di avere, potenzialità che non avrei mai indovinato se non mi fossi, ogni tanto, reinventata.
La ventiduesima per i pomeriggi passati in macchina mentre i miei lavoravano; loro sudavano per pagare il mutuo e io sbuffavo per l'assenza dei nonni con cui sarei stata più volentieri a casa, se ci fossero stati; spengo la candelina perché in quei momenti di ozio e solitudine ho imparato l'importanza dell'immaginazione e la capacità di inventare cose e storie dal niente, anche senza compagnia.
La ventitreesima per i viaggi che voglio ancora fare: la Puglia, il Trentino, magari Capo Nord, un giorno lontano.
La ventiquattresima per le mie mani, che sanno creare cose belle di cui non sono ancora propriamente consapevole.
La venticinquesima per la mia curiosità, che mi spinge ad appassionarmi sempre a cose nuove; non avrei mai aperto un blog se non avessi avuto voglia di scoprire come sarebbe stato averne uno e, soprattutto, se sarei stata capace a costruirne uno tutto mio.
La ventiseiesima per chi mi ha insegnato a non essere indifferente, nemmeno alla politica, nemmeno in questi anni in cui l'indifferenza, talvolta, sembra essere la scelta migliore; per chi mi ha fatto leggere libri impegnativi, per chi mi ha fatto capire che la diversità è un valore aggiunto e non una scusa per essere cattivi e razzisti.
La ventisettesima la spengo per la mia amaca, l'orto, quella campagna da cui volevo fuggire e in cui, invece, sono rimasta; per quella natura nella quale sarò felice di veder crescere mia figlia.
La ventottesima, l'ultima, la soffio per il futuro, perché non ho idea di quello che accadrà, ma credo che correrò il rischio di essere, finalmente, felice, consapevole che a volte basta prendere la vita così com'è.
[Ventotto anni, oggi.
Sentirli tutti.]
Che bellissimo post! Io alla consapevolezza che in fondo basta prendere la vita così com'è ci sono arrivata più tardi, verso i 31 anni...auguri di cuore!
RispondiEliminaDiciamo che sono stata un po' obbligata ad affrettare i tempi!
EliminaGrazie mille per gli auguri Silvia!
AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!
RispondiEliminaChe bellissime parole!!!! Le condivido quasi tutte ma quello che veramente mi ha fatto battere forte il cuore è stato leggere della tua gravidanza!!!
Ora, con i miei 20 anni in più, posso dirti che è l'età più bella per avere una figlia!!!
Un giusto compromesso tra spensieratezza e consapevolezza che ti saranno di grande aiuto. Avere un figlio è una delle esperienze più incredibili che si possano avere e ti auguro di CUORE di assaporare ogni attimo di questo meraviglioso, seppur molto impegnativo, percorso di vita!
Ancora tantissimi auguri per tutto!!!
Kissssssssssssssssssssssssss
Grazie infinite Betta, molte donne mi dicono che è l'età giusta per diventare mamma, spero solo di essere vagamente all'altezza della nuova avventura che mi aspetta.
EliminaGrazie ancora!
tutti questi pensieri mi hanno commossa!
Eliminaauguri Ely, te li meriti tutti tutti!
Grazie mille Federica!!! ♥♥
EliminaEcco che ti ritrovo, Ely.
RispondiEliminaTi ritrovo così come quando ti ho conosciuto e come sei sempre stata nell'anima poi in tutti questi anni: ricca di pensieri belli, speciali, di sogni, di parole, di schiettezza, di stupore, di creatività, di umanità...
Ogni candelina mi ha commossa!
Ti abbraccio 😍
Mi fa tanto piacere sapere che non mi trovi troppo cambiata dall'inizio della nostra conoscenza, quanti anni saranno passati poi? È bello sapere che anche in questo mondo virtuale ci sono dei punti fermi che sono sempre lì, a prescindere da tutto. Grazie zietta! ♥♥
EliminaComplimenti ed Auguroni di cuore per tutto ^_^ L'importante è rispettare te stessa in primis e fare ciò che desideri e senti di voler fare :)
RispondiEliminaGrazie mille! Ci proverò! :)
Elimina