Caro diario... - fine agosto 2022

Tornati dal mare tutto pian piano è ricominciato.
I costumi son finiti nell'ultimo cassetto dell'armadio, tanto ormai non si metteranno più nemmeno qui a casa. 
Abbiamo tolto la piscina e quest'anno è finita direttamente nel cassonetto, aveva il cerchio superiore bucato da un mesetto. L'abbiamo salutata come si fa con un vecchio amico o come fa Bing con la farfalla che accidentalmente ha schiacciato tra le mani: Ciao ciao piscina, grazie per aver giocato con noi. Chissà se il prossimo anno sarò così pazza da avventurarmi nell'acquisto di una piscina leggermente più grande e più seria (leggermente eh). Chissà.

Tornati a casa ci siamo dedicate per un paio di mezze giornate alla raccolta delle mandorle, la più ricca di sempre qui a casa: 72 kg totali, decisamente sufficienti per farmi sfornare quintali di biscotti natalizi, sentite già il profumo? Io sì. A settembre mi sento autorizzata a iniziare a parlare di Natale davvero. 

Eccolo qui, insomma, settembre. 
Lo aspetto ogni anno con ansia, perché settembre è il mio mese, il mese in cui tutto, poi, ricomincia, il mese in cui tornavo a scuola.
Quest'anno ci ritorno, in un certo senso. Da mamma.
L'ansia è enorme e già la nostalgia per tutto questo tempo trascorso insieme fa capolino. 

Mentre monto insieme gli ultimi istanti di agosto chiudo gli occhi e sento il cuore che mi batte ancora. Cucio il cappellino con la stoffa del suo amato Bambi e penso al test di quattro anni fa.
Ricamo il suo nome e la vedo piccola, ci vedo piccole, spaventate, timorose, in fondo incapaci.
Ed eccoci qui, tre anni e mezzo dopo, per la prima volta ci separeremo. 
Lo so lo so, oggi va di moda dire di non apprezzare la maternità intensiva, oggi bisogna dire che si può essere mamme e mille altre cose, tutte insieme, che il tempo se si vuole si trova per fare tutto. La verità è che io quel tempo l'ho cercato solo un po'. Ho ripreso un lavoro a domicilio che mi dà un minimo di garanzia, ho iniziato a cucire e a lavorare a un progetto. Ho imparato a scoprirmi diversa e migliore. 
L'inizio della scuola di Alice è un nuovo inizio, anche per me. Un inizio che non so immaginare davvero, perché non ricordo più come fosse prima, vivere senza averla sempre intorno, sempre con me, vivere senza interruzioni, senza canzoncine, senza giochi sparsi sempre e ovunque.
Sono stati anni intensi, anni folli. Anni di Covid e distanziamento.

Tornati dal mare è come se io fossi già lì, a tenere per mano la mia bambina che sta crescendo, a dirle che il mondo non è solo quello che ha conosciuto finora, che può giocare coi bambini e imparare tante nuove cose.
Tornati dal mare è come se io aspettassi solo quel momento, per riprendermi qualche ora di tempo, per tornare a essere qualcos'altro, con più costanza.
Per riscoprirmi, ancora una volta, e riscoprire come davvero è diventato il mondo fuori da casa, fuori da questa campagna, in questi anni di maternità e Covid.

Benvenuto settembre, con le lacrime agli occhi, emozionata e commossa, ti stavo aspettando.

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