Fino a quando la mia stella brillerà • Liliana Segre

La Shoah raccontata ai ragazzi.

Quando leggiamo quel nome, Liliana Segre, sappiamo già chi andremo a incontrare. 
Sappiamo già che ci troveremo davanti una donna ebrea nata in Italia pochi anni prima che Mussolini promulgasse le leggi razziali, nel 1938.
Sappiamo già che Liliana Segre visse un'infanzia segnata dalla sua espulsione dalla scuola.
Sappiamo che, appena quattordicenne, fu messa su un treno che partì dal Binario 21 di Milano per condurla al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.
Sappiamo già che, a differenza di suo padre e di milioni di altri ebrei, Liliana sopravvisse a tutto questo e tornò a casa.

Lo sappiamo grazie a lei, grazie al suo impegno per raccontare la Shoah sopratutto ai ragazzi nelle scuole.
Anche questo libro è destinato a loro, ai ragazzi, al futuro, a quel futuro che presto non avrà più testimonianze dirette di quello che certi uomini hanno fatto ad altri uomini, a quel futuro che però potrà sempre contare sui libri e sui racconti di chi si è adoperato moltissimo per far sì che la memoria non scomparisse insieme ai testimoni diretti.

Nel mio piccolo io cerco di conoscerle quelle storie e, sempre nel mio piccolo, vorrei farle conoscere ad altri, perché la memoria siamo noi che ci diamo la mano in una catena umana che, di generazione in generazione, si passa il testimone. 
Abbiamo il dovere di non sprecare l'impegno di chi, con estremo dolore, ha testimoniato.
Abbiamo il dovere di raccontare, a nostra volta.
Abbiamo il dovere di imparare il senso civico, il rispetto per le diversità, la libertà.

Liliana Segre, nominata senatrice a vita dal Presidente Mattarella nel 2018, è un esempio per tutti noi.
Ecco che cosa ha dichiarato pochi giorni fa, prima che Conte si recasse in Senato a chiedere la fiducia dopo la crisi di Governo aperta da Matteo Renzi:
Non partecipo ai lavori del Senato da molti mesi perché, alla mia età, sono un soggetto a rischio e i medici mi avevano caldamente consigliato di evitare. Contavo di riprendere le mie trasferte a Roma solo una volta vaccinata, ma di fronte a questa situazione ho sentito un richiamo fortissimo, un misto di senso del dovere e di indignazione civile.
Per me Liliana Segre è diventata un punto di riferimento, una stella che brilla e che continuerà a brillare nei nostri cuori, nelle nostre coscienze, nel nostro impegno civile.

Se volete leggere le frasi che ho sottolineato leggendo il libro vi rimando a questo post!


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