1 settembre 2020 • La nuova Cartolelya

Quasi trent'anni e un regalo per me!

Rieccomi.
Rieccoci: io e il blog, io e settembre, settembre e il blog.

In questo strano 2020 che ha stravolto moltissime certezze delle nostre vite, che ci vede distanti, coi sorrisi nascosti e le paure più incredibili a fior di pelle, una cosa non è cambiata: il fatto che io mi senta di nuovo, a settembre, all'inizio di un nuovo anno.
Questo post testimonia l'ennesimo capodanno della mia esistenza, giunta a un impressionante cambio di decina. Esattamente tra ventisei giorni compirò trent'anni, entrando di fatto, in base al mio immaginario, nell'età adulta. Una figlia l'ho già fatta e questo allevia di molto le mie ansie, resta però il fatto che, per me, trent'anni suonano proprio diversi. Che dite voi?

A guardarmi indietro vedo un'infanzia felice, trascorsa a correre come una pazza per la campagna; vedo una bambina solitaria e curiosa, uno spirito libero fin dall'inizio; vedo una studentessa modello; vedo un'adolescenza difficile, le prese in giro, i miei pianti serali, il rifugio sicuro dentro ai libri e ai quaderni riempiti fitti fitti di parole; vedo una determinazione incredibile, la mia voglia di fare, la mia voglia di essere, la mia voglia di dimostrare, la mia voglia di andare; vedo una crisi dopo il liceo, l'apatia, il non sentirmi più niente; vedo un computer acceso in una notte di giugno e un blog che nasceva senza un perché, ma dischiudendomi tantissime idee; vedo una nipotina meravigliosa; vedo tanti lavoretti tutti diversi, tutti brevi, tutti messi lì a insegnarmi qualcosa; vedo un uomo che arriva durante un'estate di cinque anni fa, vedo una ragazzina timorosa che gli stringe la mano scoprendo l'amore; vedo viaggi e promesse, poi un pancione e una bambina che oggi mi chiama mamma e mi regala stanchezza e gioie prima inimmaginabili.

Trent'anni, dunque.

Sono più le cose che non ho fatto di quelle che ho realizzato, penso ai viaggi all'estero mai fatti, al vivere da sola che mi incuriosiva assai, penso all'università, alla laurea mai presa, penso a un lavoro fisso mai avuto e forse mai davvero cercato, ma, nonostante le mie insicurezze, oggi se mi guardo allo specchio mi vedo bella e mi vedo in gamba e penso che adesso, proprio adesso, io sia e stia molto meglio di dieci anni fa. 
Oggi, per i miei trent'anni, mi sono regalata un progetto.
Per coltivarlo non ho molto tempo, lo ammetto. Un paio d'ore al giorno al massimo, se Alice è bendisposta, è tutto ciò di cui dispongo. Dentro quelle due ore, che a volte diventano mezz'ora, mi ostino a metterci tutto: blog, cucito, shop, instagram, video per youtube, che sì, voglio rispolverare.
Forse impazzirò o forse correrò il rischio di essere felice.

La nuova Cartolelya sarà dedicata più ai bambini, sarà più ricca di lavoretti da fare con loro, di libri di Alice (che, ahimé, sono gli unici che leggo), di quiet book e giochi sensoriali vari. Ve li presenterò giorno dopo giorno. 

Sono certa che creativi si cresca e che poi, se si hanno un po' di follia e coraggio, lo si possa anche restare, quindi la Cartolelya non sarà soltanto dedicata ai bambini, ma continuerà allo stesso tempo a sventolare forte la bandiera a sostegno del creare cose speciali con le proprie mani anche da "grandi".

Lo shop, riaperto, è qui. Spero che sarete felici di essere al mio fianco in questa strada nuova che ho deciso di regalarmi.
A domani!

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