Ho comprato questo libro unicamente dopo aver letto il titolo, esiste titolo più adatto a me forse? Ne dubito.
L'ho comprato a scatola chiusa, senza sapere niente di quello che c'avrei trovato dentro e dentro c'ho trovato una storia che non mi ha davvero conquistata.
È una storia di un tempo molto lontano, un tempo in cui per le donne del popolo le alternative non erano poi così tante. Ci si poteva sposare, ovviamente, oppure si poteva andare a servizio in una famiglia ricca, diventandone di fatto una proprietà al pari di un oggetto, di un mobile o di un gioiello.
La protagonista di questo romanzo, però, è una donna in un certo senso moderna: lei ha tra le mani un mestiere e questo le permette di vivere in autonomia coi soldi del suo lavoro, povera certo, ma in modo onesto e, soprattutto, libero.
Questo è senza dubbio l'aspetto per me interessante del romanzo, il ruolo di questa sartina che va di casa in casa a cucire corredi, abiti, costumi di carnevale, a ricamare biancheria e quant'altro. Un ruolo marginale, eppure fondamentale nelle famiglie abbienti di un'epoca lontana non meglio precisata.
La storia, sono sincera, non mi ha appassionata.
Il finale anche, inutilmente triste.
O forse - ATTENZIONE SPOILER IN ARRIVO - era proprio necessario che questa sartina non avesse mai "l'aiuto" di un uomo accanto e che, volente o nolente, dovesse sempre dimostrare di sapersela cavare da sola, con la sua arte.
Nel complesso mi resta solo l'idea della forza che certe volte siamo costrette a tirare fuori noi donne per restare noi stesse, semplicemente libere, padrone della nostra vita e non schiave di altri uomini.
E mi resta l'idea che la libertà passi anche dalle nostre mani, da ciò che sappiamo fare, dal fatto che dobbiamo necessariamente rimboccarci le maniche.
E io, come la sartina del libro, ho un sogno che passa attraverso la mia macchina da cucire.
Sei giovane, e ti può capitare di innamorarti. Ma non permettere mai che un uomo ti manchi di rispetto, che ti impedisca di fare quello che ti sembra giusto e necessario, quello che ti piace. La vita è tua, tua, ricordalo. Non hai alcun dovere se non verso te stessa.
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